Che documenti servono per ottenere un finanziamento

Ogni finanziamento richiede delle specifiche documentali particolari, tuttavia possiamo indicare di seguito tutta una serie di fasi e di documenti da presentare che sono piuttosto standard.

Per prima cosa, durante la fase istruttoria il richiedente deve provare attraverso dei documenti che è in possesso di requisiti di solvibilità e che il reddito dichiarato corrisponde al vero. Per far ciò, generalmente vengono richiesti:

–          Copia del codice fiscale;

–          Copia di documenti di identità validi al momento della richiesta, come la patente di guida o la carta d’identità;

–          Copia delle ricevute di pagamento delle ultime bollette, come luce, gas o altre ancora.

Per quanto riguarda il reddito, vi è una procedura differente a seconda che si appartenga alla categoria dei lavoratori dipendenti, dei liberi professionisti o dei pensionati.

Ai lavoratori dipendenti verranno solitamente richieste copia delle ultime tre buste paga e del relativo contratto di lavoro, nonché copia degli ultimi due CUD dichiarati. Per i lavoratori autonomi, fanno fede invece gli ultimi due modelli Unico dichiarati e, talvolta, degli estratti conto dal proprio conto corrente bancario o delle fatture dichiarate. Per i pensionati, infine, è indispensabile presentare il cedolino della pensione o il CUD per i pensionati.

La mole dei documenti richiesti può variare notevolmente anche con il variare delle somme che si vogliono richiedere per ottenerli, e gioca un ruolo importante in questo senso anche l’anzianità di servizio.

I documenti presentati verranno quindi valutati e sarà l’ente che si fa carico del finanziamento a decidere se concederlo o meno. Quindi, può tranquillamente capitare che alcune banche siano disposte a concedervelo e che altre invece si rifiutino. Generalmente, ciò che viene valutato riguarda due distinte caratteristiche. La prima è verificare se si ritrova una generale proporzione tra il reddito generato e l’importo richiesto, si tratta di una considerazione inevitabile per decidere se si è in presenza di un finanziamento fattibile. Tale rapporto non può superare il 20% dello stipendio (il cosiddetto “quinto dello stipendio”), in taluni casi può arrivare fino al 30%. La seconda caratteristica di valutazione riguarda la presenza di altri prestiti già in corso d’opera. Se l’istituto accerta che il richiedente ha già ottenuto un qualche altro prestito, allora la soglia di reddito che viene utilizzata per calcolare la percentuale concessa, com’è logico, si abbassa ulteriormente.

Non fatevi ingannare da quegli istituti che a prima vista fanno credere di concedere dei prestiti anche senza un reddito: nessuno vi regala nulla ed in questo caso le garanzie si possono fondare su qualcos’altro, come ad esempio redditi alternativi a far da garanti, la presenza di entrate fisse come ad esempio un affitto, o comunque quella di immobili.

Avendo chiaro il quadro dei documenti basilari, potrete fare voi stessi i vostri calcoli per decidere a quanto poter far ammontare la somma richiesta all’istituto di credito senza che quest’ultimo debba vedersi costretto a rifiutare la vostra domanda. Valutate bene anche la scelta dello stesso istituto di credito tra la vasta mole disponibile. Come detto in precedenza, non è detto che una richiesta rifiutata da uno di essi sia rifiutata da tutti. Leggete bene le specifiche che ciascuno di essi richiedono e fate le vostre valutazioni.

Immagini: morguefile

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