Si può chiedere un finanziamento con un altro già attivo?

Uno dei dubbi che possono insorgere al momento della richiesta di un finanziamento, è chiedersi se questo sia possibile in presenza di un altro finanziamento già attivo.Se siamo già in presenza di un prestito, ciò non toglie che possa nascere l’esigenza di nuova liquidità per altre esigenze non previste in un primo momento. Ottenere in questi casi un secondo finanziamento potrebbe essere un grande aiuto.

il creditore valuterà sempre la vostra solvibilità, a maggior ragione su di un secondo finanziamento

Diciamo subito che l’accettazione di un ulteriore prestito è ammissibile, anche se non è così semplice da ottenere dal momento che un ente creditore non vede di buon auspicio un rapido indebitamento, mentre se siete nella lista nera del CTC come insolventi, sicuramente non riuscirete ad ottenerlo. Se invece percepite uno stipendio sicuro e regolare, meglio se piuttosto cospicuo, allora la possibilità di poter accedere ad un finanziamento-bis è notevolmente maggiore.

 

Un metodo sicuro per poter accedere ad un prestito avendone già attivo un altro è quello della cessione del quinto, nel caso sopraccitato di stipendio solido e fisso. In questo modo il primo finanziamento continuerà normalmente il suo corso, mentre le rate di rimborso del secondo vi saranno trattenute dalla busta paga, rendendo del tutto ininfluente quel che succede con l’altro finanziamento. Se, invece, il primo prestito è stato ottenuto proprio attraverso la cessione del quinto, il finanziamento potrebbe comunque esservi concesso se l’ente creditizio dopo aver effettuato i suoi controlli verifica che il finanziamento da concedere non sia maggiore dei 2/5 del reddito da voi percepito nell’anno solare. Un altro metro di giudizio sulla concessione del credito è la valutazione del rapporto rata/reddito, che non deve superare una quota tra il 30 e il 35% complessivo. Se appartenete alla categoria dei lavoratori autonomi, la verifica verrà fatta anche controllando che non risultiate nel registro dei cattivi pagatori.

Valutate le vostre disponibilità a lungo termine: è bene non indebitarsi eccessivamente.

Ovviamente, la banca cerca le sue garanzie e più è alto uno stipendio più sono le possibilità di poter accedere ad un secondo prestito, per quanto questo possa sembrare un controsenso. Non esiste perciò un numero massimo di finanziamenti consentiti, ma vi saranno sempre concessi o meno in base al reddito da voi percepito.

Se vi è possibile, in ogni caso, evitate “l’indebitamento pesante”. Ciò è buona norma perché un contrattempo vi potrebbe mettere in condizione di non pagare le rate e di farvi risultare tra i cattivi pagatori, complicando non poco le possibilità future di nuovi prestiti.

Anche se l’ente è disposto a farvi credito, dunque, verificate dapprima che non esistano davvero altre strade possibili e leggete bene ogni clausola, l’entità delle rate e la loro sostenibilità da parte vostra anche nel lungo periodo. Potete eventualmente provare a “spillare” una quota più bassa di rata a fronte di un maggior tempo di remunerazione del prestito.

Lo stesso discorso vale se, anziché un finanziamento generico, chiedete l’apertura di un mutuo. Ciò che per la banca conta è che il totale dei prestiti che dovrete fronteggiare non incida sulla vostra capacità di rimborsarli, contando la sussistenza minima delle esigenze basilari cui ogni famiglia deve far fronte.

immagini: morguefile.com

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